1000 persone con Green Pass quest'anno per la 24° edizione de La Notte della Taranta in quel di Melpignano il 28 agosto. Una notte ormai storica , che sta superando gli ostacoli del Covid, che sbarca per la prima volta su RAI 1 in differita il 4 settembre alle 23,15. Un traguardo che rende orgogliosa la Fondazione che porta così la cultura salentina in tutte le case italiane , che raggiunge più generazioni, e che forse per questo ha accettato qualche compromesso televisivo. La Direzione artistica , dopo la morte di Daniele Durante, va all'Orchestra Popolare della Taranta ( coordinamento generale al mandolinista Gianluca Longo), ospiti Il Volo, narratore di questo mondo il pugliese doc Albano , maestri concertatori e portatori di nuove visioni Madame, il magnete per i giovanissimi, e il maestro d'orchestra e compositore Enrico Melozzi.
Una squadra unita e ricca di entusiasmo, questo è quanto apparso attraverso la conferenza stampa di presentazione della Ndt 2021 da Melpignano (27 agosto): uniti nel rispetto e valorizzazione della tradizione , nella voglia di contaminazione e scoperta , nella volontà di contribuire al rito con il proprio spirito e visione , sia della vita che musicale. Una " Notte" che si preannuncia rock, rappresentando l'anima del maestro Melozzi, che è questo e non solo. Rosa, che è il colore prescelto dei costumi firmati IJO’design , brand italiano di moda di lusso sostenibile che nasce dal connubio della tradizione artigianale tessile del Salento e l’innovazione del design contemporaneo, per contrapporsi al rosso tradizionale più aggressivo e di contrasto. Un inno alla libertà, come recita il tema di quest'anno..ma il ritmo salentino e la pizzica sono da sempre questo: libertà e liberazione. Ma i motivi per liberarsi non mancano mai....
Enrico Melozzi, definito il " capitano" da Madame , ha evidenziato alcune parole chiave che segnano la sua partecipazione a questo evento: “Sono tre le parole chiave che caratterizzano questa esperienza straordinaria. "Liberazione”: dopo il periodo che abbiamo vissuto tornare a suonare e farlo assieme all’orchestra è una liberazione dell’anima. La seconda parola è ‘coraggio’ ossia la componente che in questa fase storica serve all’artista e anche ai politici per dare vita a nuova ripartenza e liberare la musica e la cultura che sono colonne portanti del nostro Paese. È un dolore che non riesco a contenere e a tacere, è stato tremendo questo lockdown per un intero comparto che rappresenta e caratterizza l’Italia che si fonda sulla cultura e sulla bellezza. E non posso non osservare come per gli Europei le stesse istituzioni hanno avallato ammassi di persone in festa mentre per i concerti il pubblico rimane limitato e recintato. La terza parola è confronto: confronto tra culture nel rispetto della diversità. Mi sono approcciato alla Taranta con una sacralità enorme perché questa musica per me è sacra come la musica classica”. Ed è interessante scoprire come è nata la scelta del maestro Melozzi. " Per la sua resilienza a questo momento così triste per la musica, per la sua lotta e per le sue iniziative - è stato sottolineato.
Sicuramente emozionata Madame, più giovane della stessa Notte della Taranta , e la più giovane maestra concertatrice, che tutto ha imparato da De Andrè, come ha spiegato. “Il mio è un obiettivo di linguaggio. Quest’anno ho ricevuto diversi premi per il modo con cui utilizzo le parole e questo mi ha portato a riflettere molto su di me. Inizierò da qui, da questi giorni, amando tutto quello che vedo perché per me amore significa comprendere. Ed è con questo approccio che mi sono avvicinata a La Notte della Taranta, interamente predisposta a comprendere cosa è la pizzica, cosa rappresenta per la gente che è profondamente attaccata alle radici della propria identità. E’ una tradizione che mi piacerebbe tradurre in altri linguaggi, in una chiave nuova. Ho fatto del mio meglio per portare la mia penna in questo mondo. Mi sono messa a completa disposizione , per i vestiti, per la danza .....". Per la scelta a di madame bisogna andare al pensiero dello scomparso Daniele Durante incuriosito da questo personaggio amato dai giovanissimi.
La danza sarà a cura del coreografo Thomas Signorelli, coreografo televisivo e teatrale, al lavoro già da tempo con i dodici ballerini de La Notte della Taranta che di questo ritmo portano la bandiera in Italia e all'estero, e accademici. “Ho creato- ha detto- dei grandi quadri collettivi , corali ,ispirandomi ai testi e alle musiche tradizionali, perchè è l'unione che ci fa uscire dai problemi. In particolare ho creato per Madame sul brano la Rondinella un quadro di grande impatto scenico che racconta l’antica tessitura del Salento fatta da sapienti mani e da telai in legno d’ulivo. Racconteremo anche la festa popolare sul brano Fuecu, ispirato dalla Focara di Novoli ma anche la contemporanea ricerca di se stessi in un mondo di specchi e di riflessi che molto spesso escludono l’altro. L’invito è dunque quello di accogliere ogni diversità”.
Di poche parole Albano , il narratore, un ruolo strategico. "Farò di tutto per superarmi, ma voglio fare e basta. Il mio futuro lo vedo ancora bello e interessante e questo momento che nasce dal profondo della mia terra fa parte di queste nuove esperienze. Canterò “Na Na Na” un brano nato dalle parole che ascoltavo sempre da mia madre quando mi indicava in dialetto di Cellino è “eccolo l’ho trovato” e dedicherò un omaggio a Domenico Modugno il più grande dei cantautori pugliesi”.
“La 24esima edizione della Notte della Taranta rappresenta un ulteriore passo avanti nel confronto tra una tradizione forte, inscalfibile, che è quella della musica popolare salentina, con il mondo, con la musica italiana, colta, innovativa- ha infine detto Michele Emiliano ,Presidente della Regione Puglia. ". Oggi la Taranta rappresenta la nostra volontà di manutenere la nostra libertà, non solo dalla pandemia, ma anche dalle minacce che in tutto il mondo rischiano di mettere in discussione conquiste di civiltà, soprattutto con riferimento alle donne. Non vedo l’ora di ascoltare la nuova versione di “Fimmine Fimmine” che è stata annunciata ( e di cuyi qualkche verso è stato letto da Melozzi ndr) e che sarà rappresentata durante il concertone. E soprattutto di vedere quali saranno le conseguenze di questi incontri culturali tra grandi musicisti”. Emiliano ha aperto il suo intervento ricordando Daniele Durante : “mi manca non poter incrociare il suo sguardo, mi manca perché riusciva, seppur con impercettibili segni, a farmi capire che non avevo detto nulla di sbagliato”. E poi ha aggiunto: “Nella mia percezione questa è la musica della battaglia. Della battaglia interiore, della battaglia con i sentimenti, con il cambiamento. È un tamburo piccolo, però è sempre tamburo. E lo hanno inventato per dare il ritmo, per far marciare insieme le persone, ciascun con un compito diverso. Oggi abbiamo nominato una infinita serie di emozioni e sentimenti potentissimi che la Puglia continua ad esprimere. Naturalmente è inutile dire che quando sei così preso dentro un combattimento hai bisogno di punti di vista diversi, hai bisogno di qualcuno che ti dica che esistono anche altre cose, che non ti snaturano, non ti cambiano. Ma tu devi sapere che esistono e che vanno in una certa direzione, devi avere la curiosità di andarle a vedere. E questo vale per moltissime cose della vita, che vanno vissute con sincerità e lealtà, senza disprezzo, pregiudizio, alterigia. Quindi io ringrazio tutti i nostri ospiti che da 24 anni vengono qui, anche nel tentativo di sconvolgere qualche nostro convincimento. Non sta scritto da nessuna parte che anche la più grande delle tradizioni, e la nostra è una grande tradizione, non possa avere dei momenti nei quali si apre ad un altro convincimento. Non voglio buttarla nella cronaca e nella politica, però c’è un messaggio chiaro che viene dalla Puglia è che noi siamo pronti ad accogliere: noi siamo pronti a farci contraddire da chiunque venga in pace e da chiunque si senta anche solo per un po’ parte di questa tradizione e di questa terra. Voi siete questo”.
Da programma ascolteremo, dirette dal maestro Enrico Melozzi la grande Orchestra Popolare della Taranta, musicisti e voci, la garanzia della tradizione, e l’Orchestra Notturna Clandestina, una sinfonica di 38 elementi fondata da Enrico Melozzi nel 2016 con l'obiettivo di trasmettere i valori universali della musica classica al maggior numero di persone possibile. Madame interpreterà tre brani: Marea in chiave pizzica, “Rondinella” e “Dici ca nu me voi” della tradizione salentina. Ospiti speciali IL VOLO che interpreteranno l’inno del Concertone “Calinitta”, buonanotte in grico. Ad aprire lo spettacolo sarà la “Pizzica della Liberazione”, scritta dal maestro Melozzi e tradotta in salentino dai componenti dell’Orchestra Popolare con la consulenza scientifica di Luigi Chiriatti. Non mancherà l’omaggio al maestro Daniele Durante con il brano strumentale Fuecu. Staremo e vedere....
Alla conferenza stampa hanno partecipato anche Massimo Manera ,presidente della Fondazione, la sindaca di Melpignano Valentina Avvantaggiato, Angelo Mellone , vicedirettore di Rai Uno, Luigi Chiriatti, direttore artistico Festival itinerante e consulente scientifico Ndt.
L’Orchestra Popolare de La Notte della Taranta è composta dai cantanti tamburellisti Consuelo Alfieri (organetto), Alessandra Caiulo, Stefania Morciano, Enza Pagliara, Antonio Amato, Salvatore Cavallo Galeanda, Giancarlo Paglialunga e i musicisti Giuseppe Astore (violino), Nico Berardi (fiati), Valerio Combass Bruno (basso), Alessandro Chiga (tamburello), Roberto Chiga (tamburello), Leonardo Cordella (organetto), Carlo De Pascali (tamburello), Roberto Gemma (fisarmonica), Peppo Grassi (mandolino) Gianluca Longo (mandola), Antonio Marra (batteria), Alessandro Monteduro (percussioni), Attilio Turrisi (chitarra battente).
Corpo di balla Ndt: Serena Pellegrino, Mihaela Coluccia, Lucia Scarabino, Cristina Frassanito, Stefano Campagna, Andrea Caracuta, Fabrizio Nigro, Marco Martano, Mattia Politi. Più cinque dannzatori accademici.
Foto conferenza Notte della Taranta