Danzatori dentro e fuori la scena, un pubblico attento con tanta voglia di essere coinvolto nella rappresentazione di una grande festa popolare che tutti sono in grado di riportare alla memoria, dove il bello è stare insieme , nella gioia , ma anche nel senso di fede e devozione. Ed ecco che lo spettacolo “ Ballareviaggiando IN FESTA. ..verso Sud “, che ha aperto la XII edizione di Danza infiera nel giorno della sua inaugurazione con la conduzione di Stefano Baragli,e ha emozionato portando in scena uno spaccato del repertorio tradizionale italiano, tra ballarella, saltarello, ballo sul tamburo, circolo circasso, pizzica, tarantelle campane e lucane riproposte così come si sono mantenute nella memoria. Lo spettacolo,in collaborazione con la testata Ballareviaggiando.it, è stato ideato e curato da Francesca Trenta, danzatrice, ricercatrice, docente e coreografa, che ha danzato con il suo collaudato ensamble de “I Passi della tradizione”, con la partecipazione di Stefano Campagna, e musica live con strumenti della tradizione. Perchè citando il poeta Davide Rondoni ” nessuno danza veramente, se danza da solo".
di Ester Ippolito
“ La tradizione è quella parte del sapere trasmessa direttamente da una generazione all’altra, come il modo di vivere. “
Una vera festa coinvolgente. Questo è stato lo spirito trasmesso dallo spettacolo “ Ballareviaggiando IN FESTA. ..verso Sud “, andato in scena a DIF 2017 nel giorno della inaugurazione (23-26 febbraio, Danzainfiera, Firenze), al Padiglione Ronda, condotto da Stefano Baragli alla scoperta di ritmi e melodie che caratterizzano le nostre regioni italiane del centro sud. Una performance di danze tradizionali ,ideata e realizzata da Francesca Trenta, danzatrice, ricercatrice, docente e coreografa, che ha danzato con il suo collaudato ensamble de “I Passi della tradizione”, con la partecipazione di Stefano Campagna, e musica live con strumenti della tradizione grazie all'intervento di musicisti come Gian Franco Santucci e Doriano Prati (MeRitmiRì Meridione ritmi e riti ), e Marco Tomassi e Giorgio Pinai ( Liuteria Montecassino – Zampognerie Fiumerapido di Cassino).
Inside Out
Seguendo il tema proposto dal DIF 2017 “Inside Out” , lo spettacolo, nato in collaborazione con la nostra testata web Ballareviaggiando.it partner di DIF, che ringraziamo, si è sviluppato dentro e fuori lo spazio scenico del palco, passando attraverso più quadri dalla parola al canto, dal passo alla danza, dal suono alla musica, con riferimenti poetici di Davide Rondoni ( Mario Misuraca voce narrante) e coinvolgendo alla fine il pubblico presente. E tutto è iniziato , in questo viaggio verso sud, con il suono profondo della Tammorra che “ come primo battito, mette in movimento gli elementi dell’universo i quali unendosi, creano la danza”. Al centro della performance, uno spaccato del repertorio tradizionale italiano, raccontando momenti di festa e di socializzazione dove il ballo spontaneo mantiene la propria autenticità coinvolgendo danzatori di ogni età e fisicità,in armonia con quello ricreato sul palco, che segue le esigenze musicali e di assetto scenico.
Il senso della Festa
Tra i ritmi e colori e suoni, è emerso con forza come la danza vada a caratterizzare , con un ruolo di protagonista, tante fasi importanti della vita umana , dai lavori dei campi alle feste familiari (matrimoni, battesimi) a momenti di fede e devozione. ” Le feste popolari sono legate al calendario contadino .. mietitura, vendemmia.. o matrimoni e Carnevale.. conservano la memoria di canti e danze saltate, sul tamburo, a coppia, processionali o a circolo.” Toccando Nord, Centro e Sud Italia, ecco snodarsi tante danze fra canti e racconti: ballarella, saltarello, ballo sul tamburo, circolo circasso, pizzica, tarantelle campane e lucane riproposte così come si sono mantenute nella memoria. In particolare, emerge un forte senso di spiritualità popolare e di ritualità in quelle religiose dove voci, ritmo e corpi esprimono devozione e richiesta di grazia, con canti dedicati alla Madonna di Montevergine e alla Madonna Delle Grazie .L’importante è essere insieme , festeggiare e danzare insieme. Perchè, citando il poeta Davide Rondoni ” nessuno danza veramente, se danza da solo".
Suggestivi i costumi nella loro semplicità, e i dettagli, dai fiori in testa ad altri elementi che richiamano mietitura, semina e quant’altro. Simbolico il ballo a cerchio, elemento ricorrente nella festa popolare laddove “ .. il cerchio delimita lo spazio, dà forza all’azione che avviene al centro, unifica il gruppo, nello stesso tempo rende unici i danzatori che mantengono le proprie caratteristiche fisiche, età, differenze, energie.” Tra i tanti momenti emozionali, la contagiosa pizzica sulle note di San Vito , in memoria di una danza di sofferenza (“Di fronte al volto del tarantolato Paolo, cercavano la guarigione...”) ma anche di libertà, e la montemaranese per ricordare la forza ed energia del Carnevale.
Trenta: "Uno spettacolo pieno di armonia”
“Sono stata molto soddisfatta della resa di questo spettacolo che è nato dal cuore e dalle nostre radici - commenta a caldo Francesca Trenta . “Il tentativo di mettere insieme età e fisicità diverse è ben riuscito e il pubblico ha apprezzato la naturalezza del ballo ricreato come in un vero spazio casalingo. Nello stesso tempo sul palco le azioni sceniche sono state di impatto, colorate ed energiche. La presenza della musica dal vivo ha reso possibile gli incastri fra danza, rito, coreografia e spontaneità..ha creato un ponte fra Inside e out che sono stati i temi del Dif 2017. Il gruppo di danzatori de “ I Passi della Tradizione”, che ha riempito la scena, ha dimostrato di essere cresciuto e maturato grazie anche ai passaggi e messe in scena dei precedenti allestimenti sia per il Dif, sempre in collaborazione con Ballareviaggiando.it, sia per Ballo!, il progetto di Ambrogio Sparagna che va in scena ogni anno a fine giugno al Parco della Musica di Roma . Anche tutti i musicisti hanno dimostrato un’ottima sintonia nell’armonizzarsi con la danza”.
Allo spettacolo, il giorno dopo hanno fatto seguito stage e laboratori in DIF, docente Francesca Trenta, sia per bambini che adulti per trasmettere cultura e passione delle danze popolari italiane. "Anche i laboratori hanno avuto un riscontro importante, giovani, ragazzi uomini e donne hanno partecipato con interesse, e le lezioni hanno preso davvero una forma corale con grande sintonia fra tutti i partecipanti, senso di gioia e di appartenenza al gruppo. E con i bambini , a partire dai tre anni ( ..a piccoli passi"),l'esperienza è stata davvero bella ,creativa e fantasiosa.I laboratori sono stati svolti con il supporto di Stefano Campagna e di Anna Candeliere, mia assistente Ials - sottolinea Trenta.
...qualcosa di unico
Entusiasmo e soddisfazione di aver contribuito a creare qualcosa di particolare sono i sentimenti che albergano nei danzatori del gruppo " I Passi della tradizione". “Posso dire - afferma Stefano Campagna, danzatore formatosi attraverso i laboratori di Ballo! e scritturato nell'ultima edizione della Notte della Taranta - che per la terza volta sul palco del DIF si è creato e rappresentato qualcosa di unico nel suo genere. Prendendo come riferimento il tema "in festa", si è sviluppato in modo molto naturale e quasi spontaneo il vero significato della festa e credo che questo sia arrivato al meglio ai numerosi spettatori presenti in questa edizione”.
" Quest'anno sono stata davvero molto contenta- commenta Lavinia Ottolini , danzatrice che per il terzo anno partecipa alla performance DIF/ Ballareviaggiando.it." Il pubblico che ci ha apprezzato e sostenuto ci ha dimostrato che siamo riusciti in questi anni a fare un buon lavoro, confermando la nostra crescita come gruppo e anche la loro attenzione a questo genere di danza. Poi, ballare con Francesca Trenta si rivela sempre una esperienza molto bella perché nell'ambito di un disegno preciso, sa lasciare l ai danzatori la possibilità di esprimersi liberamente , di far uscire la propria personalità. E questo è il bello delle danze popolari che non hanno una coreografia rigida. Sul palco, inoltre, è stata portata la diversità delle persone, per età, esperienze, vita , e tutto ha preso un senso molto armonico e naturale".
" Ogni volta che mi trovo a partecipare a degli spettacoli insieme a tanti altri amici- racconta Paola Toscani- sento forte un senso di coralità, di comunità. Di desiderio di mettersi in gioco partecipando, ciascuno per la propria parte, a un progetto. E ogni volta mi sorprendo di come si possa imparare qualcosa anche da adulti. Prendiamo me: sono una quarantenne piena di energia, voglia di mettermi ancora alla prova, di tornare a scuola, di migliorare. Di vedere da un anno all’altro l’evoluzione di un lavoro di ricerca e scoperta. Devo tutto questo a una persona speciale, che ho avuto la fortuna di conoscere 15 anni fa e ritrovare nel 2014: Francesca Trenta. Un’amica, una maestra, una visionaria folle: solo chi sa vedere oltre sa creare veramente arte. E quando nei suoi occhi balena un’idea, si può star certi che sta per nascere qualcosa di incantevole..."
FOTO DI MARIA GRAZIA LENZINI
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I protagonisti di "IN FESTA!"
Francesca Trenta
con MeRitmiRì meridione ritmi e riti
Tamburo e voce: Gian Franco Santucci
Doriano Prati, fisarmonica, Marco Tomassi, zampogna gigante e zampogne, Giorgio Pinai
Danzatori: Ensamble “ I Passi della Tradizione”
Dentro e fuori la scena
FRANCESCA TRENTA E STEFANO CAMPAGNA
SIMONA DANIELI
ANGELA APRILE
CARLO MAUTI
MIRIAM TOCCA
MASSIMINA SERAFINI
FRANCESCA CUGINI
ANNA MARIA CANDELIERE
CARLO PISANO'
LAVINIA OTTOLINI
CLAUDIA CARDEGNA
ANTONIO CAFIERO
TIZIANA RICCARDI
RITA RICCARDI
ELISABETTA CORATO
LAURA CASADEI
SPACCESI GIULIANO
LAURA MIORELLI
GABRIELE DI VITA
FABIOLA BARBIERATO
SANTINA LIBERTI
MADDALENA COMODECA
GIOVANNA ORTENSI
ANTONIO CONGEDO
PAOLA TOSCANI
MASSIMO BURLA
ANGELICA MAZZARDA
LUCIA LENZINI
SILVIA D'AFFLISIO
SILVIA CESARONI
ANDREA FAVA
LAURA LUPO
MARIO MISURACA
MARIA PIA CAPORILLI
L’Associazione Culturale Il Flauto Magico punta alla diffusione delle danze popolari e realizza eventi legati alle musiche e balli tradizionali. Presidente è Francesca Trenta che ha creato anche la compagnia MeRitmiRiti Meridione, ritmi e riti con Gian Franco Santucci, con cui ha inciso 3 cd “ Dalle Radici al Suono”,”Suoni del Lazio e della Campania”e “ Verdaspina. Francesca Trenta svolge molte collaborazioni con il cinema e teatro per coreografie e consulenze (tra questi spicca Ballo! , Auditorium Roma, progetto di Ambrogio Sparagna), e svolge attività di insegnamento in Italia e all'estero. A cura di Francesca Trenta il progetto didattico sulla danza tradizionale rivolto ad adulti, bambini e diversamente abili I Passi della Tradizione che da 12 anni ha sede stabile presso lo IALS. Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.