Un insieme di mondi colorati e di ritmi, il femminile sotto più cieli in un lungo viaggio con musica dal vivo che ha toccato India, Argentina e il nostro sud. Filo rosso il battito a terra: dal piede della danzatrice kathak allo zapateo dei gaucios sino al passo della tamurriata e della tarantella....Questa l'anima dello spettacolo "Ballare Viaggiando: da Oriente a Occidente”, andato in scena a Danzainfiera 2016, Firenze, in collaborazione con la nostra testata e con l'associazione Il Flauto Magico di Francesca Trenta, docente Ials, danzatrice e coreografa, che ha curato il progetto artistico. Una esperienza viva dove alcuni artisti, dal background diverso, hanno mostrato la loro voglia di sperimentare e di incontrarsi uniti dalla danza. Protagonisti Rosella Fanelli, con la sua danza Kathak; Milva Morelli con Mirko Bonelli e Antonio Castiglia, con il tango e la chacarera, e Francesca Trenta e il suo Ensamble di danzatori "I Passi della Tradizione"
di Ester Ippolito
"Uscii sul mio carro ai primi albori del giorno , e ...proseguii il mio viaggio attraverso i deserti del mondo. Lasciai la mia traccia su molte stelle e pianeti...a lungo durerà il mio viaggio ..lunga è la via da percorrere, il viandante deve bussare a molte porte straniere...”
“Ballare Viaggiando...da Oriente a Occidente”. Un lungo viaggio tra atmosfere diverse e diversi ritmi, poesia e sentimento, momenti devozionali al femminile, incontro fatale tra uomo e donna, corteggiamento dolce e romantico, gioco ritmico delle coppie dove vincenti sono l’energia e la passione. Il femminile sotto vari cieli. Questo è stato, ma anche molto di più, lo spettacolo teatrale “ Ballare Viaggiando: da Oriente a Occidente”, svoltosi a Dif 2016, a Firenze (26 febbraio), con il supporto della professionale presentazione di Stefano Baragli, realizzato in collaborazione con la nostra testata ballareviaggiando.it e con l'associazione Il Flauto Magico di Francesca Trenta, docente IALS, danzatrice e coreografa, che ha curato il progetto artistico, ha reso possibile il colloquio tra i vari artisti, ha cucito e plasmato la performance che ha offerto più quadri, più atmosfere, letture, passaggi armonici da un paese all’altro e da uno stile all’altro sottolineando il fatto “che anche provenendo da terre distanti, la danza rende simili tanto da poter entrare ed uscire dalla stessa porta e continuare l'una il viaggio dell'altra”.
“Il mezzo su cui hanno viaggiato melodie e canti nelle varie lingue, abiti e colori che identificano paesi diversi ed apparentemente lontani- spiega Francesca Trenta- è stato il battito a terra: dal piede della danzatrice kathak allo zapateo dei gauchos sino al passo della tammurriata e della tarantella in cui i colpi a terra, come quelli sulla tammorra, sono " semplici" esattamente come il cuore dà il ritmo alla vita”.
Dall'India all'Argentina ...
Il viaggio di Ballare Viaggiando nasce dalla lontana India, con i suoni e la poesia della danza Kathak di Rosella Fanelli e del suo gruppo Kathak Italia (Shirly Cossettini e Sana Afandiyeva ) con l'opera “Racconti del corpo e dell'anima”, tra preghiere devozionali, letture, calpestii e tintinnii, movenze eleganti, mostrando come il danzatore Kathak sia in continua ricerca di un equilibrio tra la potenza, il vigore del Maschile (Shiva) l’eccellenza del movimento armonico Femminile (Shakti) e il sentimento emotivo del Cuore...
Ma il viaggio prosegue e si deve bussare ad altre porte, ed ecco che si sbarca in Argentina, terra di immigrazione, un ponte verso il Mediterraneo, illuminato dal Tango Orientale di Milva Morelli e Romina Ciafrei, dove la tradizione ritmica dell'Oriente e la malinconia del suono del bandoneon si fondono e dialogano raccontando sinuosità ed eleganza.
Basta poco ....e si insinuano le note del tango Canyengue, fra i progenitori del tango, malfamato, popolaresco: protagonista una donna che, trascinata dall’uomo, danza con atteggiamento grottesco e provocatorio... come è stato rappresentato dalla coppia Milva Morelli e Mirko Bonelli.
Cambio di coppie e arriva il tango nuevo, intenso e passionale, accompagnato dal suono vibrante della fisarmonica, e portato in scena da Antonio Castiglia, associazione Zappa di Prato, e Anna Candeliere... e si accende l'atmosfera della milonga che segna l’incontro uomo donna, e dell'abrazo.
Dalla Chacarera alle danze del nostro sud
Sempre in terra argentina, è la Chacarera, danza popolare argentina fra le più note, ad aprire la porta verso l ' occidente sempre grazie a Milva & Mirko tra giri, avvicinamenti delle coppie e allontanamenti. “Un uomo e una donna si incontrano con gioia e divertimento. L'uomo è forte nello zapateo, la donna elegante nello zarandeo”. Il gioco si fa malizioso e traspare l'intesa fra i danzatori che si muovono a braccia protese l'uno verso l'altro senza toccarsi, come in alcuni stili di danza tradizionale del meridione italiano, ultima tappa del viaggio....alla ricerca del battito del Sud del mondo.
Dal Lazio alla Calabria, passando per la Campania, Basilicata e Puglia, tra canti e stornelli, balllarella, tammurriata ,tarantella e pizzica, danze riproposte sul palco così come la tradizione ce le ha consegnate in armonia con la musica dal vivo di MeRitmiRì Meridione Ritmi e Riti con Gian Franco Santucci (tammorra e voce), Fabio Menditto (mandolino bouzouki), Doriano Prati (fisarmonica), Giorgio Pinai (zampogna),Simone Del Vecchio (darbouka), e l’energia e l’allegria del gruppo di danzatori di Francesca Trenta “I passi della Tradizione" (Martina Fiorucci, Lavinia Ottolini, Sivia D'Afflisio, Silvia Cesaroni, Francesca Cugini, Cristina Iannuzzi, Alessia Mattacchioni, Anna Candeliere, Rita Ricciardi, Elisabetta Corato, Simona Danieli , Stefano Campagna, Carlo Pisanò, Gabriele Di Vita, Marco Schifani). Un repertorio vasto dei ritmi del nostro sud, tra danze in coppia e rota, viddhanedda, ballarella, pizzica di San Vito al maschile, tarantella Cilentana, tamurriata ... E in uno degli ultimi quadri, al ritmo della tamorra, tutti i danzatori si incontrano e si mescolano sul palco, ognuno seguendo la propria danza contemplando l’altro, in un crescendo di energia e di coinvolgimento di tutto il pubblico.
“Battere a terra il piede è come scavare la radice per un albero forte che può dare solo frutti meravigliosi”
Un insieme di mondi che Francesca Trenta ha saputo offrire al pubblico in modo così colorato e significativo al tempo stesso. "Nel ringraziare Ballare Viaggiando e Dif che hanno voluto rinnovare la collaborazione per l'evento speciale 'Ballare Viaggiando: dall'oriente all'occidente' - ci dice- vorrei soffernarmi sulle motivazioni che mi hanno spinta anche quest'anno ad essere presente a DIF. La danza tradizionale italiana è spesso vista come folklore, ma proprio perchè parla della cultura italiana deve avere un posto in prima linea vicino alle danze che parlano della cultura dei popoli stranieri, a di là dell'aspetto estetico (costume), coreografia o stemma del gruppo folk. A DIF, come in molti altri eventi promozionali della danza, sono presenti concorsi, stage, spettacoli sulle danze orientali, su quelle spagnole, sulla salsa.. danze latino americane, sul tango..ma come sempre la tarantella resta ' una tarantella'...qualcosa che non ha spazio culturale e che, poichè è nostra, come tante cose nostre non viene valorizzata. Non voglio trasformarla in una danza ..in un balletto..o in una coreografia, ma vorrei che anche il danzatore più colto ed esperto si rendesse conto che esiste un modo in cui il corpo può esprimersi, che riconnette direttamente all'inizio della nostra vita... e questo modo è la danza tradizionale. Battere a terra il piede è come scavare la radice per un albero forte che può dare solo frutti meravigliosi. In questa prospettiva ho svolto i laboratori per i bambini e per gli adulti all’interno della fiera, ed accettato la grande fatica nel pensare uno spettacolo come questo".
"Credo - e conclude - che i nostri figli abbiano bisogno di punti di riferimento importanti, e che fra questi uno importante sia "la partenza": sapere da dove veniamo..la danza, il dialetto, i colori degli abiti, le movenze delle mani, gli strumenti semplici di pelle, canna, legno, ..tutto ricorda da dove veniamo, e se osserviamo bene siamo tutti uguali in questa partenza...non possiamo ignorarlo. L’arrivo è la società di oggi, multietnica, in cui vivremo meglio, anche rispettandoci nella diversità se entriamo in contatto con le nostre radici."
Verso uno spettacolo “ transculturale “
"Ballare Viaggiando: da Oriente a Occidente" può anche essere un primo passo per un percorso di danza e di studio ancora più complesso e vasto. “Uno spettacolo che ha del potenziale soprattutto per l’energia che smuove- sono le parole dell'artista Rosella Fanelli, che prosegue: “Il contesto della fiera Dif mi è sembrata una grande opportunità per riunire degli artisti con la voglia di sperimentare. Certo, il tempo impegnato nella realizzazione dello show è stato troppo poco per raggiungere il cosiddetto “ rasa”, vale a dire il succo estetico dell’estasi che si ottiene facendo e/o gustando un’opera d’arte ....rimane quindi il desiderio di conoscerci meglio. A me piacerebbe fare dei laboratori con Francesca e sapere di più sulla danza e musica popolare, trovare delle attinenze e / o divergenze con la tradizione classica delle antiche cività come l’India. Degli artisti del tango mi hanno colpito i movimenti sinuosi ed aggraziati del tango arabo mentre mi è entrata dentro la sonorità della chacarera, e me la sono portata dietro per alcuni giorni .. magari ha rappresentato la semplice schermaglia amorosa tra uomo e donna che invita alla gioia di vivere al di là di concetti troppo mentali. Per costruire uno spettacolo transculturale , per usare un termine alla Eugenio Barba, dovremmo continuare a incontrarci, fare dei laboratori incrociati dei vari stili con musica live e continuare a creare".
Più artisti e più mondi
“E’ stato molto bello partecipare allo spettacolo e portare al pubblico una parte della cultura che fa parte del nostro bagaglio- affermano Mirko & Milva. “ E' stata una esperienza emozionante perché siamo riusciti a creare un connubio pluridisciplinare grazie all'intervento di diversi professionisti dei vari settori e i loro allievi. E ci ha affascinato l'organizzazione del teatro adatto alla danza e la professionalità in generale che abbiamo respirato”. “Uno spettacolo ricco di colori da tutti i punti di vista - è il commento di Stefano Campagna, uno degli elementi dell’ensamble I Passi della Tradizione - che ha portato in scena la vera e propria unione fra i popoli. Una rappresentazione unica nel suo genere delle diverse culture, danze e musiche di popoli fra di loro distanti ma allo stesso tempo vicini e collegati fra di loro grazie alla forza della danza..che quasi magicamente segue un filo logico e mette in luce tutti i collegamenti e le similitudini che esistono fra di loro”. " Ho partecipato per la prima volta a Dif e allo spettacolo Ballare Viaggiando- afferma Anna Candeliere, un altro elemento dell'ensamble I Passi della Tradizione con incursione nel tango. "Una bella esperienza ricca di energia, rafforzata dalla musica dal vivo, che non si riscontra nelle altre rassegne della fiera, e che è trascinante e sulla quale prendono vita i piedi come attratti da una calamita. Una sensazione molto bella. In questa occasione Francesca, che canta, balla e suona - e si può dire che " se la canta, se la suona e se la balla"- è uscita dai suoi canoni di danza popolare, ci ha contagiato tutti con la sua forza gettandoci in un oceano ,noi pesciolini in mezzo a pesci grandi. La preparazione non è stata facile, ognuno con i propri impegni, ma poi magicamente tutto ha preso forma, ogni danza si è collegata con l'altra , dando vita a qualcosa di vivo".
FOTO BALLAREVIAGGIANDO.IT
I protagonisti
I danzatori- Ensamble "I passi della Tradizione " di Francesca Trenta (Martina Fiorucci, Lavinia Ottolini, Alessandra Pansera, Sivia D'Afflisio, Silvia Cesaroni, Francesca Cugini, Cristina Iannuzzi, Alessia Mattacchioni, Anna Candeliere, Stefano Campagna, Carlo Pisanò, Gabriele De Vita, Marco Schifani)
I musicisti- Gian Franco Santucci (Tammorra e voce), Fabio Menditto (bouzouki), Doriano Prati (fisarmonica), Giorgio Pinai (ciaramelle), Simone Vecchio
Francesca Trenta - Danzatrice, coreografa e ricercatrice, musicista e cantante,docente Ials , è impegnata nella diffusione e riproposta delle tradizioni popolari italiane coreutiche e musicali. Fra le sue collaborazioni Taranta Power di Eugenio Bennato, Nando Citarella e Ambrogio Sparagna (coreografa e coordinatrice danze dello spettacolo "Ballo! le danze popolari italiane" 2013/2014, 2015, Auditorium Parco della Musica di Roma), conduce numerosi progetti didattici: stage, laboratori, corsi sulla danza e musica popolare per l'Associazione "Il Flauto Magico" (Lazio e Campania) nel progetto"I Passi della tradizione".
Rosella Fanelli - Definita dalla critica internazionale "un'anima indiana in un corpo italiano", ha vissuto molto in India. Danzatrice professionista di danza classica indiana stile KATHAK, ha portato i suoi spettacoli in India, Italia, U.S.A., Israele, Germania, Spagna, Inghilterra, Austria.In India ha rappresentato ufficialmente la Danza Kathak in molte occasioni e ha partecipato al primo Festival di Kathak di San Francisco (USA) nel 2006, quale unica esponente occidentale insieme ai maggiori danzatori di Kathak contemporanei. Rientrata in Itali da otto anni, è docente presso il Conservatorio di Vicenza nell’ambito del corso accademico di Musica extraeuropea ad indirizzo indologico ( corso unico in tutta Europa). Nel 2010 ha fondato la SCUOLA KATHAK ITALIA e la FANELLI INTERNATIONAL KATHAK COMPANY.
Mirko Bonelli- Proviene da una formazione accademica ( classica, danza moderna e della danza sportiva latino americana e standard ), e ha approfondito la propria conoscenza del tango argentino tradizionale vivendolo di persona nelle Milongas porteñas di Buenos Aires.
Milva Morelli- Di origine argentina, ha iniziato a danzare dall'età di 5 anni e ha vissuto il tango direttamente nelle Milongas. Dopo una formazione accademica classica, si è spostata verso le danze orientali. Studia e ricerca le danze popolari argentine insieme al compagno Mirko. E' arrivata in Italia nel 2010.
Antonio Castiglia- Si avvicina al tango nel 2001 perfezionandosi con stage e seminari con i più grandi maestri del panorama internazionale del tango tra cui Ricardo Barrios y Laura Melo e molti altri. Fa parte della Compagnia di Tango A Media Luz di Verona. Per un paio di anni si dedica anche all’attività di Musicalizador nell’area Toscana. E’ residente a Prato e fa parte dell'associazione di promozione sociale Zappa da settembre 2015, dove conduce lezioni di tango principianti e intermedi.