Orchestra di Piazza Vittorio, Carmen immortale e multietnica

 

Uno sforzo collettivo e armonico  che affascina e travolge. Questo è l'effetto della  versione  dell'Orchestra di Piazza Vittorio  della Carmen di Bizet, che ha debuttato a Roma il 22 ottobre scorso al Teatro Olimpico, frutto della collaborazione tra Teatro Olimpico, Filarmonica Romana  e Vagabundos, in scena fino all'8   novembre. Chiaro il dna dell'Orchestra in questa Carmen coloratissima e personalissima

di Ester Ippolito

 

 

"Il sound e lo spirito di più continenti  e più  nazionalità, il viaggio di ognuno, l’incontro di tutti…" Con queste parole descrivevamo lo spirito dell'Orchestra  di Piazza Vittorio mentre questa realtà festeggiava all'Auditorium , nel 2012, i suoi  primi 10 anni di attività. Lo stesso  spirito  invade  totalmente la versione  dell'Orchestra  della Carmen di Bizet, che ha debuttato a Roma il 22 ottobre scorso al Teatro Olimpico, frutto della collaborazione tra Teatro Olimpico, Filarmonica Romana  e Vagabundos, in scena fino all'8   novembre.

 

Sul palco   30 artisti  di valore, tra musicisti, cantanti,  e danzatori  che danno vita  alla classica vicenda di amore, gelosia e passione  tra colori, pluralità di ritmi  e di linguaggi (portoghese, spagnolo, francese, arabo... si intrecciano) in un  incontro tra culture  e mondi diversi:   il linguaggio della nostalgia, dell'amore, della passione , dell'odio e della gelosia  diventa  unico e comprensibile sotto tutti i cieli. Ed ecco che prende vita    " una coloratissima e personalissima  Carmen". In scena  si  crea un'atmosfera vivace  e dinamica tra tutti i personaggi; accanto alle melodie operistiche che  accompagnano lo svogersi della storia ( i fidanzatini  quale piccolo coro greco che assiste e partecipa alla drammatica vicenda), si alzano ritmi e danze tra le più diverse :   tango e flamenco,  danze gitane , disco pop,    salsa, rumba africana,movenze orientali ....E naturalmente il tocco del "Toreador" di Bizet.

 

 

E poi i  dolci canti d'amore e struggimento del   brasiliano Josè e  quelli passionali  e risoluti di Carmen, civetta perfetta ma con grande cuore e destinata ad amare e morire. Scene collettive, dal grande spirito popolare, e duetti e assoli  drammatici e sentimentali si susseguono  armonici accompagnando lo spettatore fino al drammatico finale  di amore e morte.

Tra le mura di Siviglia,il vivace ambiente della taverna,  e  il lento andare  della carovana tra  notti fredde e silenziose, si svolge tutta la storia " raccontata ,almeno all'inizio - come spiega Mario Tronco, direttore artistico dell'Orchestra - da due fidanzatini appartati  in cima alle mura, e che a poco a poco diventano parte attiva della storia, seguendola passo passo, dando suggerimenti ai personaggi fino a immedesimarsi".

Carmen, donna dalla ricca personalità, provocatrice e   indomabile , è interpretata da Mama Marjas, artista pugliese,  radicata nella cultura del reggae ma con una solida cultura musicale.  Josè, il giovane che tutto perde della   vita per amore, è interpretato da Evandro Do Reis, cantante, compositore e multistrumentista, dal 2005 con l'Orchestra di Piazza Vittorio. Manuelita, l'amica - ma non sempre - di Carmen -  è Ashai Arop Lombardo, attrice, danzatrice, coreografa, docente di danze etno-contemporanee, fondatrice di Danzemeticce,  per la diffusione delle arti performative come veicoli transculturali.  A dirigere la coloratissima Orchestra di Piazza Vittorio   Leandro Piccioni.

Uno sforzo collettivo e armonico  che affascina e travolge.

" Partiti più di mille anni fa  dall'India, gli zingari hanno tracciato un leggendario cammino attraverso l'Asia e l'Europa. Nel giro di un secolo la maggior parte degli europei li conosce come indovini erranti,musici, cantanti, danzatori, mendicanti e imbroglioni"

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La storia

La trama racconta di una coloratissima e gioiosa carovana di migranti e contrabbandieri che giunge alle porte di Siviglia esibendosi in balli e canti popolari, sotto gli occhi di un gruppo di sfaccendati soldati che fingono di mantenere l’ordine. Tra questa gente vive una stravagante e sensuale gitana Carmen. José, un giovane e pacifico soldato di origine brasiliana, ammaliato dalla sua bellezza se ne innamora perdutamente e per lei prima diserta, poi offuscato dalla gelosia affronta in duello Escamillo, un equivoco ma affascinante torero arabo. José arriverà fino alla dannazione per conquistare la zingara, spezzando il cuore di Micaela, la giovane e dolce infermiera che accudisce la madre e che avrebbe dovuto sposare. Ma Carmen, pur amandolo, non sarà disposta a perdere la sua libertà, neanche se questo significherà morire. Specchio dei protagonisti è una coppia di fidanzatini che, in cerca di un posto tranquillo dove fare l’amore, si apparta sulle mura di cinta della città e da qui inizia ad osservare la chiassosa carovana accampata di sotto.   La giovane coppia, quasi vittima di un incantesimo, finirà per identificarsi completamente con i personaggi.

Foto di Simone Cecchetto

I protagonisti

 

Carmen,  Maman Marjas

Don Josè , Evandro Dos Reis

Micaela , Elsa Birgé

Fidanzatini ,Hersjana Matmuja e Dario Ciotoli

Escamillo , Houcine Ataa

Zuniga, Carlos Paz Duque

Il Dancairo , tromba, Omar Lopez Vallo

Lilas  Pastia, djembe, dum dum, El Hadji Yeri Samb

Il Remendado, batteria, Ernesto Lopez Matureli

Basso e synth, Pino Pecorelli

Percussioni , Raul Scebba

Oud Ziad, Trabelsi

Cymbalum,  Maria Serban

Chitarre Emanuele Bultrini

Fisarmonica ,Saria Convertino

Violino, Ion Stanescu

Violoncello, Kyung

Manuelita,  Ashai  Arop Lombardo

Danzatori , Ovidiu Toti e  Adam Jozsef

Mario Tronco, direzione artistica e regia

Leandro Piccioni, direttore musicale

 

Teatro Olimpico fino all'8 novembre

Info: www.filarmonicaromana.orgwww.teatroolimpico.


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