Sbanca ed emoziona Romeo e Giulietta, il musical in formato colossal di David Zard, in scena al Gran Teatro di Roma fino al 24 novembre, prima di trasferirsi a Milano dal 23 gennaio 2014. La danza in primo piano con performance dinamiche e ricche di colore
di Ester Ippolito
“ La storia di Romeo e Giulietta è stata rappresentata in mille versioni-teatro, danza e cinema- e credevo che sarebbe stato difficile-se non impossibile- proporre qualcosa che non fosse già visto. Poi incontri una musica, incontri un regista e metti le due cose insieme:una persona e una musica che fanno emozione….Ama e cambia il mondo è una bella frase e spero che questo spettacolo insegni che l’odio, qualsiasi esso sia, non può nulla contro l’amore”. Sono le parole di David Zard (nella foto con Giancarlo Bontempo, Trenitalia, nel coso di una visione speciale Trenitalia), accompagnato dall’eco del successo di Notre Dame de Paris, con le quali esprime la passione e l’entusiasmo con cui è stato realizzato il suo Romeo e Giulietta, in scena al Gran Teatro di Roma fino al 24 novembre, prima di trasferirsi a Milano dal 23 gennaio al 2 febbraio 2014 al Gran Teatro Linear 4 Ciak. Una versione colossal, presentata nell’edizione italiana in anteprima a ottobre all’ Arena di Verona, spettacolo musicale di Gerard Presgurvic tratto dall’opera di William Shakespeare, regia di Giuliano Peparini, versione italiana di Vincenzo Incenso. I numeri della produzione sono alti e lo stesso Zard spiega come sia impossibile portare lo spettacolo e tutta la troupe in giro per tutta Italia: 45 artisti sul palco, oltre 30 tra ballerini e acrobati, oltre 270 costumi, 55 persone di produzione tra cui 35 solo di equipe tecnica per gestire il colossale allestimento scenico di circa 550 mq tra palco e aree tecniche e di backstage. Il tutto frutto di mesi per la ricerca degli interpreti, selezione dei ballerini, dodici settimane di prove, sei in una scuola e sei al Gran Teatro.
Belle e centrali le danze (coreografie Veronica Peparini e insegnante di danza classica Giancarlo Stiscia), espressione di grande dinamicità : la lotta tra i gruppi di giovani seguaci delle due famiglie avverse, la festa a casa Capuleti, dove avviene l’incontro fulminante tra Romeo e Giulietta, che porta luce in un atmosfera un po’ pesante nella città gravata dall’odio. Una festa ricca di colori, di ritmo e di luci, una vision di moderna discoteca con qualche fugace ed efficace pennellata che richiama le danze di corte del tempo. Di grande respiro le scenografie (Barbara Mapelli), originali e a volte senza tempo i costumi (Frederic Olivier).
Ma andiamo all’ essenza dell’opera gestita da professionisti che emanano sul palco energia e passione, e che di fatto emoziona molto il grande pubblico che non lesina applausi e consensi, e va in tilt al primo bacio di Romeo e Giulietta… ma siamo davvero tutti così romantici…?
A nostro avviso la perfomance in alcune parti si allunga un po’ troppo (qualche sforbiciata non porterebbe danno), e complice un audio non perfetto rimane talvolta difficile comprendere tutte le parole delle canzoni dalla melodia prorompente e trascinante che raccontano sul filo delle emozioni e dei sentimenti l’evolvere della storia.
Una storia più che nota quella di Giulietta e Romeo, l’amore contrastato tra i giovani rampolli delle famiglie Montecchi e Capuleti in lotta da anni, ma che in questo contesto vuole assurgere a messaggio universale contro tutti gli odi, i conflitti, le separazioni e le emarginazioni, sottolineando la forza dell’amore e la vacuità dell’odio che porta solo morte e sconfitta. Messaggio che scorre sulla musica della melodia dominante “Ama e cambia il mondo”, cantata dai due giovani innamorati nel corso del loro matrimonio segreto, preludio alla scena finale quando tutti i protagonisti, dopo la morte di Romeo e Giulietta, si levano le loro vesti rosse e blu, che contraddistinguevano i due clan in lotta, per diventare tutti uguali nel bianco, e ponendo fine ai contrasti. Tra le scene meglio riuscite la morte di Mercuzio, il litigio tra Giulietta e il padre, la disperazione delle due madri e naturalmente il gran finale.
Il cast è prevalentemente giovane a partire dai due protagonisti: Romeo è Davide Merlini, scelto dopo la sua partecipazione a X Factor del 2012; Giulietta è Giulia Luzi, cantante e protagonista di varie fiction televisive. Giovani anche i coprotagonisti come Mercuzio, Luca Giacomelli Ferrarini, danzatore e cantante ; Benvolio, Riccardo Maccaferri, cantante e musicista; Paride, Nicolò Toto, ballerino classico, tra i vincitori di Amici” ; Tebaldo, Giancarlo Merolli, attore e cantautore. E giovane tutto il corpo di ballo quasi onnipresente sul palcoscenico. Solido e degno di nota il resto del cast: dalla troppo simpatica nutrice di Giulietta, Silvia Querci “ voce toscana dal grande temperamento ”, al principe di Verona (bella la canzone dedicata alla città) interpretato dal giovane Leonardo Di Minno, alle madri dei due giovani, Lady Capuleti, Barbara Di Cola, e Lady Montecchi, Roberta Faccani.
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