Un piccolo tour per conoscere luoghi in cui la tradizione ha messo radici, dove la musica e danza popolare sono coltivate, amate e curate come patrimonio prezioso. Capire le origini di questi ritmi, ascoltare musica, immergersi nelle prime serate all’aperto dove la pizzica si fa protagonista in attesa del Concertone de La Notte della Taranta. Dalla Grecìa Salentina a Galatina. Una visita al Centro del Tarantismo …
by Ballareviaggiando on the road
"U rusciu te lu mare e mutu forte,la fija te lu re se ta alla morte" (u rusciu tu mare)
Un giro in Salento per respirare un anticipo d’estate, per ammirare colori e sfumature più intense prima del grande caldo: muretti a secco affollati di margherite bianche e gialle, torri saracene che si specchiano nel mare limpidamente azzurro, campi infiniti di olivi che hanno molto da raccontare, profumi da assaporare. Ci spinge la voglia di conoscere luoghi in cui la tradizione ha messo radici, dove la musica e danza popolare sono coltivate, amate e curate come patrimonio prezioso.
Da Lecce, capitale del Barocco e candidata a capitale europea della cultura per il 2019, dove il suo Duomo appare come la scenografia di un teatro, dove l’occhio non si sazia mai della bellezza della facciata di Santa Croce, dove i vicoli stretti sono custoditi da preziosi palazzi, con balconi e portoni ricamati, all’approdo a borghi più intimi e raccolti come quelli della Grecìa Salentina, o città come Galatina con i suoi segreti, Galatone, con i suoi fasti del passato, e luoghi che si specchiano nel mare come Santa Maria al Bagno, Tricase e il suo porto, o Diso fino al mare profumato verso Capo Leuca, un punto di infinito.
“Ritmi antichi, ritmi infuocati…”
Sfuggire per scelta a mete famose e assolutamente stupende, per cercare altre atmosfere e altre suggestioni. E capire le origini di questi ritmi e storie lontane, immergersi nelle prime serate all’aperto dove la danza tradizionale del Salento, la pizzica, si fa protagonista. In attesa della fine di agosto, quando la musica salentina e la danza saranno grandi attrattori sotto le stelle in occasione de La Notte della Taranta di Melpignano 2013, Festival giunto alla sua quindicesima edizione e che ogni anno anima per circa dieci giorni varie cittadine della Grecia Salentina (più alcune tappe ad Alessano, Galatina, ecc.) concludendosi a Melpignano. Maestro concertatore della prossima edizione, non confermato ufficialmente, potrebbe essere il violoncellista Giovanni Sollima.
"Pizzica e Taranta: ritmi antichi, ritmi infuocati di un Salento che affonda le sue radici nei riti arcaici della terra, ma guarda oltre di sè, oltre il mare, e si ripensa nel dialogo interculturale e nella contemporaneità”. Sono le parole di Silvia Godelli, assessore al Mediterraneo, Cultura, Turismo della Regione Puglia. ”L'intera estate salentina – continua- è segnata dal peregrinare dei concerti di pizzica, di paese in paese, fino al travolgente evento finale del Concertone; così come avviene anche per i concerti di Tarantella nel Gargano, evocativi essi pure delle più vive tradizioni popolari delle campagne.. Le musiche e le danze della tradizione sono divenute ormai da anni una calamita irresistibile per i turisti che vengono qui giù da noi a cercare esperienze e autenticità: e la Puglia, il Salento, restituiscono loro in cambio gioia di vivere e straordinarie emozioni."
Terra rossa e mare azzurro. La Grecìa Salentina
Terra e mare sono gli elementi principi del Salento, con la loro forza, intensità e valore quotidiano. Per descrivere questo universo di natura, di lavoro e tradizioni, ci affidiamo alle parole di un’autrice salentina, Daniela Palmieri, nel suo romanzo “La Cerva”, titolo che si richiama a un’omonima antica canzone popolare : “ Zolle di terra venate di rosso e alberi di ulivo che si radicavano nell’espressione cruenta dei loro rami contorti. Accenno di sole, e ombra di luna a placare volti arcigni, espressioni che non tradivano meraviglia alcuna nel trovarsi di fronte alla fine stessa della terra…..lì dove ci si andava a perdere nel profondo del mare fino a divenire altro da sé, Oriente e Occidente”.
Un’area ricca di tradizioni e di influenze lontane, e dove la musica tradizionale è stata coltivata e tramandata con affetto, è quella della Grecìa Salentina: undici i comuni situati tra Lecce, Otranto, Maglie e Galatina, che rappresentano il dominio bizantino su questo estremo lembo orientale dell’Italia meridionale, mantenendo caro il patrimonio culturale e linguistico, qui si parla infatti il griko, dialetto greco scritto in caratteri latini. Ed ecco Melpignano, Calimera, Castrignano dei Greci, Corigliano d’Otranto, Martignano, Martano, Soleto, Sternatia, Zollino, Carpignano Salentino, Cutrofiano, con i loro pittoreschi centri storici, chiese pregiate e palazzi signorili. Ed è proprio dall’Unione dei Comuni della Grecìa Salentina e dall’Istituto Diego Carpitella che nel 1998 nacque l’idea, e la prima edizione, de La Notte della Taranta. A seguire , nell'agosto del 2008, su iniziativa di Regione Puglia, Provincia di Lecce, Unione dei Comuni della Grecìa Salentina e Istituto Diego Carpitella, la nascita della Fondazione La Notte della Taranta, luogo di studio e di approfondimenti culturali. Da qui un lungo cammino musicale, di sperimentazioni e contaminazioni anche a livello internazionale, e anche un forte messaggio turistico, un invito a conoscere il vero Salento, antica terra di emigranti battuta dal sole e sfiorata dal mare, cui fa eco il ritmo della pizzica.
Melpignano e Corigliano. Ad Alezio il canto di Enza Pagliara
Ognuno di questi centri della Grecìa Salentina offre al visitatore qualche gioiello, a volte non immediatamente visibile, ma il gusto della sorpresa rende ancora più viva la sensazione di bellezza. Melpignano è forse, fra gli 11, il paese più conosciuto quale luogo prescelto del Concertone finale de La Notte de La Taranta, nella spianata di fronte al Convento degli Agostiniani, opera imponente, preziosa, sicuramente meritevole di restauro, sulla quale spicca un portale in stile barocco. Il tutto immerso in un silenzio atavico. Un’atmosfera assai diversa da quei giorni di agosto in cui la musica è padrona assoluta del tempo e dello spazio coinvolgendo migliaia di persone.
E’ ancora il silenzio a caratterizzare tutto il centro di Melpignano. La sua piazza centrale, dominata dalla Chiesa di San Giorgio e dai suoi portici dorati, fulcro di una intensa e passata attività commerciale, in un sabato di fine aprile è deserta e silenziosa, nessuno passa, nessuno attraversa … l’atmosfera è sospesa, quasi in attesa … alcuni cartelloni, agli angoli di alcune strade, ricordano il grande evento di fine agosto con alcune foto ricordo a testimonianza del grande evento che verrà.
Da questo silenzio all’animazione di Corigliano D’Otranto in festa in onore di San Giorgio, centro di origine romana e con influenze bizantine, che accoglie il visitatore con il suo imponente e prezioso Castello de’ Monti, di origine medievale ma ristrutturato nel XVI secolo, oggi utilizzato per eventi e matrimoni. Il castello fa da apripista al cuore del paese che per l’occasione si apre alla tradizione, alla gastronomia e alla musica mettendo in scena due momenti legati alla storia di questa terra con le esibizioni dell’Orchestra Sparagnina e del gruppo gricosalentino i Fonarà. L’orchestra Sparagnina, composta da giovanissimi, canta in griko sottolineando il forte collegamento con la lingua di Corigliano. Il gruppo è il frutto di un progetto curato anche dal maestro Ambrogio Sparagna, frequentatore assiduo del Salento nel suo ruolo di maestro concertatore della Notte della Taranta.
Ma anche il concerto dei Fonarà dà il via alla musica con il saluto "Kalispera”…. E via a pizziche, stornelli e serenate. “Parole nuove su quella musica che cantavano i nostri nonni e che ballavano le madri delle nostre madri, quella stessa musica che curava le piaghe delle tarantate oltre che le pene della povera gente”. Con queste parole i Fonarà spiegano il messaggio della propria musica che invade la piazza che va ad affollarsi di coppie che con spontaneità e passione danno il meglio di se stessi nella pizzica pizzica sotto la luna.
Ancora musica e canto popolare ad Alezio e un colpo di vera fortuna: in scena al Tequila c’è Enza Pagliara, con Antongiulio Galeandro e Gianluca Longo, più una “intrusione” del tamburellista Carlo Canaglia. Un ricco repertorio tradizionale offerto dalla grande voce della Pagliara, salentina di Torchiarolo, collaborazioni di prestigio nel suo curriculum, una valida collezione discografica, cantante de La Notte della Taranta, che porta avanti un percorso di tradizione, rivisitazione e anche composizione di nuovi pezzi, nel pieno rispetto delle origini, ed esportando con successo queste melodie sui palchi internazionali. E la sala si anima, la pizzica va in scena festeggiando la musica. E a concerto finito, una scia di suono di tambureddu spontaneo saluta la serata…
Galatina e il rito di San Paolo. Centro sul Tarantismo e Costumi Salentini
Ma il ritmo della pizzica, il battito ossessivo del tamburello, l’invito a girare e a perdersi un po’ riporta indietro e più lontano, a un mondo ormai lontano quando questa musica era una terapia per sollevare e salvare la tarantata punta dal ragno in campagna e sprofondata in un malessere a volte mortale. Un fenomeno, prevalentemente femminile, analizzato e studiato da molti scienziati e studiosi (un punto fermo De Martino) in cui si è letto, oltre ai legami con antichi riti pagani, una esternazione di depressione, isteria, frustrazione legata alla condizione sociale femminile.
Una problematica che si è poi intrecciata al culto cattolico di San Paolo, salvatore delle tarantate con il momento di catarsi, salvezza e ringraziamento nella piccolo cappella in occasione della festa del 29 giugno a Galatina, città di origini medievali dove spicca anche la Chiesa di Santa Caterina di Alessandria, uno dei rari esempi nel Salento di Romanico pugliese di grande suggestione.
Il fenomeno del tarantismo è oggi praticamente scomparso, ma il ritmo della musica della taranta non è venuto meno, ha trovato un’altra vita accompagnando la pizzica de core o pizzica pizzica, da ballare in momenti di festa e di armonia. Ma Galatina è stato il centro del pellegrinaggio delle tarantate verso la Cappella di San Paolo a cercare la grazia. Oggi ricordi, documenti e storie sui vari casi, fotografie, filmati, reperti, opere artistiche ispirate al fenomeno, sono tutti conservati nel Centro sul Tarantismo e Costumi Salentini di Galatina, fondato oltre dieci anni fa proprio per promuovere e tutelare la cultura e le tradizioni locali ( orari di apertura dal martedì al sabato 10-12 e 17-19, per il mese di giugno
”Questa casa museo - spiega Gaetano Gaballo, segretario del centro e anche operatore turistico (Viaggi Chiriatti) - è nata con l’obiettivo di avere a Galatina un punto di riferimento per i numerosi turisti e studiosi che vengono a visitare la Cappella di San Paolo e vogliono saperne di più sul fenomeno del tarantismo. E’ stato un lavoro difficile, abbiamo dovuto lottare contro lo storico atteggiamento di rifiuto e di distacco da parte della città nei confronti del tarantismo al quale si è sempre voluta sentire estranea. Questo fenomeno- continua Gaballo- che un tempo era diffuso in tutta la Puglia, riconosceva in Galatina il luogo sacro del rito con il pellegrinaggio a San Paolo. Anche se la Chiesa stessa ha sempre cercato di sminuire questa realtà. Abbiamo dunque cominciato a raccogliere tutto il materiale possibile, anche attraverso donazioni di collezioni private, che documentasse il tarantismo e tutto quanto fosse legato alla festa del 29 giugno, giornata che per molte donne era l’unica occasione di libertà e di fare quello che si sentivano. Il Tarantismo, che ha colpito adolescenti e donne mature, è stato investigato e studiato da antropologi, sociologi, studiosi ma nessuno è riuscito dargli una precisa collocazione. Io ho visto manifestazioni inspiegabili che avvenivano sotto la forza di questa musica il cui ritmo travolgente ritroviamo nei concerti di oggi”. Tante le attività svolte dal centro, molto visitato e apprezzato “ soprattutto in estate o in concomitanza con la Notte della Taranta”. Una iniziativa supportata dal Centro la promozione del restauro della piccola Cappella di San Paolo che oggi si può ammirare dopo i lavori, silenziosa e forse in attesa…
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Video correlato Fonarà a Corigliano ed Enza Pagliara Alezio
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Viaggi Chiriatti, Galatina, specialisti in tour culturali ed enogastronomici in Puglia dal Gargano al Salento e soggiorni mare (www.chiriatti.it )
Eos Hotel, Lecce, Gruppo alberghiero Vesta Hotels (www.vestashotels.it/)
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